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Rapporto Anvur sulla ricerca, l'eccellenza del Sant'Anna in evidenza anche su Nature

Data pubblicazione: 16.07.2013
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Il rapporto Anvur, che pone la Scuola Superiore Sant'Anna ai vertici della classifica delle piccole università italiane nelle 14 aree, è stato in questi giorni riportato anche da Nature, che vuole quindi affermare a livello internazionale l'eccellenza delle Università italiane.

Nature riporta i dati salienti del rapporto: il primo posto della Scuola Superiore Sant'Anna tra le piccole realtà universitarie, il primato di Padova fra i grandi atenei, spinta dalle sue eccellenze in economia, medicina e scienze della terra; fra le università di media grandezza Trento, che vanta i risultati migliori, grazie in particolare alla ricerca in medicina e storia, e nonostante valutazioni più opache in veterinaria e architettura. Come dichiarato da Stefano Fantoni, presidente di Anvur “Non ci sono state grandi sorprese. Le Università italiane hanno un buon posizionamento nel campo della ricerca scientifica, specialmente chimica, fisica e ingegneria industriale. Le piccole università lavorano meglio delle più grandi”.

Anvur ha presentato il 16 luglio i dati prodotti dall'indagine sulle attività della ricerca universitaria effettuate fra 2004 e 2010. Un lavoro ciclopico che ha messo sotto esame quasi 185mila pubblicazioni e altri "prodotti" di ricerca elaborati dai docenti di 133 strutture fra università, consorzi ed enti di ricerca e pesati in base alla rilevanza, all'originalità e al grado d'internazionalizzazione.

Un lavoro enorme ma finalizzato a uno scopo preciso, quello di far partire davvero il "finanziamento competitivo", cioè il meccanismo chiamato a distribuire le risorse pubbliche in base alle performance per premiare chi merita e disincentivare le strutture meno brillanti.

«Il mondo della ricerca ha fatto un enorme sforzo di trasparenza e spero che questo esempio sia seguito da altri settori della Pubblica amministrazione». Così il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza ha salutato la presentazione delle pagelle dell'Anvur a quasi 10 anni dall'ultima maxi-operazione di valutazione. Pagelle che serviranno - ha spiegato la Carrozza - agli studenti e ai ricercatori per scegliere gli atenei migliori e al ministero per distribuire la quota premiale dei fondi agli atenei (818 milioni in tutto per quest'anno) in base alle performance.

Il Rettore della Scuola Superiore Sant'Anna, Pierdomenico Perata, commenta i risultati del rapporto Anvur: "Esprimo grande soddisfazione per i dati sulla valutazione della ricerca, che confermano il ruolo e il contributo della Scuola Superiore Sant'Anna, proiettandola ai vertici della classifica nella maggior parte dei suoi settori scientifici. Analizzando i ranking, la Scuola si posiziona ad esempio al primo posto per Scienze Agrarie e Scienze Politiche, con la seconda posizione per Ingegneria e per l'area economica e statistica, nonché per la qualità del reclutamento dei suoi docenti e ricercatori. E' significativa la terza posizione per il parametro che raggruppa voci di importanza strategica quali la capacità di trasferimento tecnologico e di acquisizione di fondi dall'esterno per finanziare le attività di ricerca. Questi dati costituiscono efficace e imparziale testimonianza del fatto che docenti, ricercatori, assegnisti e tutto il personale dedicato alla ricerca hanno lavorato bene e che la Scuola ha investito altrettanto bene nel selezionarli, dando spazio esclusivamente al merito. In attesa di esaminare con maggiore attenzione le singole graduatorie, si conferma l'efficacia della strada che le attività di ricerca hanno intrapreso e che hanno trovato un ulteriore consolidamento con la nascita degli Istituti, dove si lavora individuando temi strategici, ma senza perdere di vista la specializzazione. I dati dell'Anvur premiano la Scuola Superiore Sant'Anna e, con essa, il sistema universitario e della ricerca pisano, confermandolo come 'modello virtuoso' in cui specializzazione e sinergia possono portare a successi di particolare rilievo. Questo riconoscimento è da considerare un incentivo per migliorarsi ancora, non soltanto per confermare le posizioni di vertice ma anche e soprattutto per portare un ulteriore contributo alla ricerca in tutte le aree che vedono impegnata la Scuola Superiore Sant'Anna".